articolo Giardino Piante
Come coltivare il Geranio freccegiovedì 22 gennaio 2015

Il Geranio è una delle piante più coltivate in Italia e si presenta in diverse qualità, alcune delle quali veramente idilliache come quelle che si possono trovare in Alto Adige, uno dei luoghi più belli che ci sono nel Nord Italia dove poter trovare fiori, e anche gerani veramente paradisiaci. A dire il vero il suo nome corretto è Pelargonio, anche se ormai li si è soliti chiamare Gerani, anche se questi sono piante del tutto diverse. Il Geranio può adattarsi a diversi climi e diversi terreni, essendo una pianta molto resistente e semplice da coltivare, per questa ragione in questa breve guida aiuteremo il lettore, e la lettrice su come coltivare il geranio, in modo da poter godere della vista di questa bellissima pianta anche se non si ha molto terreno o non si è troppo abili nelle coltivazioni.

Occorre subito dire che per coltivare il geranio non occorre una preparazione specifica e può quindi essere fatta da tutti, anche se non si ha nessuna esperienza sulle piante. Questo per tranquillizzare chi pensa di non avere il 'pollice verde', perché è veramente semplice coltivare una pianta del genere che non necessità ne di terreno ne di trattamenti particolari. Nei territori più freddi, dove la temperatura scende facilmente all'aperto sotto i 5 gradi centigradi, occorre tenere le piante riparate, almeno nei mesi che vanno da dicembre a marzo, in modo da non rischiare glaciazioni del terreno che sono letali per qualsiasi pianta o fiore.

Basta quindi spostare i gerani in un ambiente riparato, discretamente illuminato, e con una temperatura che non scenda sotto i 7 gradi centigradi. L'ideale sarebbe trovare un ambiente che mantenga una temperatura di 10 gradi centigradi circa. Se è possibile, per avere fiori ben curati, è consigliabile esporre la pianta almeno 2 ore al giorno ai raggi diretti del sole, essenziali per far crescere bene la linfa. In Inverno è bene esporli al sole dalle 11.00 alle 13.00, quando notoriamente il sole è più alto e i raggi sono più potenti. Per il terreno si possono utilizzare dei concimi specifici che possono essere mischiati con l'acqua e dati come alimento ogni 10 giorni.

L'annaffiatura deve essere costante, almeno una volta al giorno, in modo da mantenere la terra umida ma senza lasciare che l'acqua ristagni, perché come ben si sa il ristagno dell'acqua potrebbe essere letale per la painta in quanto lascia prolificare i batteri.
©  RIPRODUZIONE RISERVATA

Christian  Vannozzi - vedi tutti gli articoli di Christian  Vannozzi



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Occorre subito dire che per coltivare il geranio non occorre una preparazione specifica e può quindi essere fatta da tutti, anche se non si ha nessuna esperienza sulle piante. Questo per tranquillizzare chi pensa di non avere il 'pollice verde', perché è veramente semplice coltivare una pianta del genere che non necessità ne di terreno ne di trattamenti particolari. Nei territori più freddi, dove la temperatura scende facilmente all'aperto sotto i 5 gradi centigradi, occorre tenere le piante riparate, almeno nei mesi che vanno da dicembre a marzo, in modo da non rischiare glaciazioni del terreno che sono letali per qualsiasi pianta o fiore.

Basta quindi spostare i gerani in un ambiente riparato, discretamente illuminato, e con una temperatura che non scenda sotto i 7 gradi centigradi. L'ideale sarebbe trovare un ambiente che mantenga una temperatura di 10 gradi centigradi circa. Se è possibile, per avere fiori ben curati, è consigliabile esporre la pianta almeno 2 ore al giorno ai raggi diretti del sole, essenziali per far crescere bene la linfa. In Inverno è bene esporli al sole dalle 11.00 alle 13.00, quando notoriamente il sole è più alto e i raggi sono più potenti. Per il terreno si possono utilizzare dei concimi specifici che possono essere mischiati con l'acqua e dati come alimento ogni 10 giorni.

L'annaffiatura deve essere costante, almeno una volta al giorno, in modo da mantenere la terra umida ma senza lasciare che l'acqua ristagni, perché come ben si sa il ristagno dell'acqua potrebbe essere letale per la painta in quanto lascia prolificare i batteri.
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